sabato 23 ottobre 2021

LA LEGGENDA DI MOMOTARO

 La leggenda di Momotaro ha origine nell’attuale prefettura di Okayama, in Giappone, dove un tempo viveva una coppia di anziani senza figli. Un giorno, mentre l’uomo era nel bosco a tagliare la legna, la moglie trovò una pèsca enorme lungo il fiume. Aveva appena finito di lavare i panni, raccolse il grosso frutto e lo portò in casa. Quando la sera il marito tornò, decisero insieme di aprire la pesca per mangiarla. Quando l’uomo iniziò ad affettarla, la pesca si aprì improvvisamente e ne uscì un bambino. Questi tranquillizzò i due anziani e disse che era lì per portare loro felicità. I due anziani, pieni di gioia, lo adottarono e lo chiamarono Momotaro, il bambino pèsca.


Raggiunti i quindici anni, Momotaro disse ai genitori che sarebbe partito. Si era preparato da anni a una missione, sconfiggere i demoni che abitavano un’isola. Erano alti come il bambù, alcuni con la pelle verde, altri blu, altri rossa e di notte sbarcavano sulle coste del Giappone per fare razzie nei villaggi, rubare, uccidere e rapire persone. Promise ai genitori di tornare, allora il vecchio andò nel bosco per fabbricare una lancia contro i mostri e la donna preparò dei dolcetti con farina di miglio da mangiare durante il viaggio. Momotaro partì e lungo il suo cammino incontrò tre alleati: un cane, una scimmia e un fagiano, che si offrirono di aiutarlo. Lui accettò volentieri e condivise con loro il suo cibo. Arrivarono fino alla costa, fabbricarono una barca e giunsero infine all’isola dei demoni.

Era notte e, complice l’effetto sorpresa, Momotaro e i suoi amici animali sconfissero i demoni, che chiesero pietà e furono risparmiati. Promisero di non fare più razzie, liberarono le persone rapite e restituirono le ricchezze rubate. Momotaro tornò sulle coste del Giappone e restituì beni e persone ai villaggi. Fu accolto con grandi feste, si accomiatò dai compagni e tornò dai vecchi genitori, che aspettavano il ritorno del figlio. Ancora oggi la città di Okayama ricorda con orgoglio la leggenda giapponese di Momotaro. Fuori la stazione centrale c’è una bella statua che raffigura Momotaro, il cane, la scimmia e il fagiano e tra i souvenir più popolari ci sono i kibi dango, dolcetti ispirati a quelli preparati dalla madre di Momotaro.

Leggenda giapponese

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