giovedì 25 novembre 2021

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 Il 25 novembre è la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne (International Day for the Elimination of Violence against Women), una giornata tutta dedicata al maltrattamento fisico e psicologico che molte donne nel mondo subiscono.


La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.
(Isaac Asimov)

Nessuno, di fronte alle donne, è più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità.
(Simone de Beauvoir)

La donna è uscita dalla costola dell’uomo,
non dai piedi perché dovesse
essere pestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale…
un po’ più in basso del braccio
per essere protetta e dal lato del
cuore per essere Amata.
(William Shakespeare)

Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.
(Luciana Littizzetto)

Quando si violentano, picchiano, storpiano, mutilano, bruciano, seppelliscono, terrorizzano le donne, si distrugge l’energia essenziale della vita su questo pianeta. Si forza quanto è nato per essere aperto, fiducioso, caloroso, creativo e vivo a essere piegato, sterile e domato.
(Eve Ensler)

C’è un momento che devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che si salva da sé… Io credo di aver già scelto… Mi sono salvata da sola.
(Marilyn Monroe)

La vittima è sempre la stessa: la donna.
Cambiano nomi e volti, non la preda, non il movente.
E’ l’ininterrotta linea sacrificale in cui il maschio,
aggressivo e insicuro di sé, timoroso di perdere il suo potere,
macchia di sangue l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni qual volta l’uomo prende
dal corpo di una donna
senza il suo permesso,
manca di rispetto all’utero
da cui è nato,
contamina il luogo
che l’ha protetto
quando era più indifeso,
profana il tempio
da cui ha iniziato il viaggio.
(Nikita Gill)

La violenza è una malattia, una malattia che danneggia tutti coloro che lo usano, indipendentemente dalla causa.
(Chris Hedges)

Il motto del violento: “Vivi e lascia lividi”.
(Fabrizio Caramagna)

Gli uomini hanno paura che le donne ridano di loro. Le donne hanno paura che gli uomini le uccidano.
(Margaret Atwood)

E’ mai esistito qualcuno così maltrattato, così vilipeso, così insultato, tanto crudelmente e ingiustamente calpestato come noi donne?
(Jane Anger)

Sogno un mondo in cui gli uomini non usano violenza sulle donne. E le donne non perdonano gli uomini che usano violenza su di loro.
(Nicolabrunialti)

Fate attenzione anche a quegli uomini che vi vorrebbero come dicono loro, che dopo qualche tempo provano a cambiarvi, a manovrarvi. Attenzione alla violenza che non fa rumore e non lascia lividi, ma fa comunque a pezzi. Attenzione, perché chi vi ama non vi fa sentire inadeguate, come se non foste mai abbastanza. Non cercate di salvare chi non sa amare. Salvate voi stesse, piuttosto.
(Susanna Casciani)

Si comincia con la spezia del sarcasmo (quanti sono i motti o le barzellette antifemminili) e poi, piano piano, superiorità, disprezzo ma anche una segreta e inconscia paura precipitano nella violenza che spesso fiorisce proprio tra le pareti domestiche
(Gianfranco Ravasi)

La violenza verbale è la prima tappa della violenza generale contro le donne.
(Isabelle Alonso)

Ci sono così tanti modi terribili e intimi di subire una violenza.
(Roxane Gay, Hunger)

Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole.
(John Lennon)

La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani.
(Kofi Annan)
L’uomo violento può essere di buona famiglia e avere un buon livello di istruzione. Poco importa il lavoro che fa o la posizione sociale che occupa. Si tratta di uomini che non accettano l’autonomia femminile e che, spesso per debolezza, vogliono controllare la donna e sottometterla al loro volere.
(Michela Marzano)

Gli uomini violenti esercitano la violenza (da quella verbale a quella fisica e sessuale) per paura di perdere il potere: il loro atteggiamento è percepito come «normale»; fa parte del copione della virilità cui in genere aderiscono profondamente. Talvolta sono insicuri e hanno poca fiducia in se stessi, ma, invece di cercare di capire che cosa esattamente non vada bene nella propria vita, accusano le donne e le considerano responsabili dei loro fallimenti. Progressivamente, trasformano la vita della donna in un incubo: la incitano a smettere di lavorare; dicono di volere un figlio e poi, quando la donna è incinta, la esortano ad abortire; hanno delle amanti, ma non tollerano che le donne, a loro volta, abbiano altre relazioni. E, quando la donna cerca di rifarsi la vita con un altro, la cercano, la minacciano, la picchiano, talvolta l’uccidono.
(Michela Marzano)

Viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi dallo stupro, invece di insegnare agli uomini a non stuprare le donne.
(Anonimo)

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