Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia.
(Paulo Coelho)
Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori; lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno.
(Khalil Gibran)
Eppure le cose più belle partono dagli angoli, pensa al sorriso, agli arcobaleni, ai diversi.
(Fabrizio Caramagna)
Dove finisce l’arcobaleno, nella tua anima o all’orizzonte?
(Pablo Neruda)
Il tramonto è ancora il mio colore preferito, e l’arcobaleno è il secondo.
(Mattie Stepanek)
Alza gli occhi al cielo,
non troverai mai arcobaleni
se guardi in basso.
(Charlie Chaplin)
Una sorella è colei che ti dà l’ombrello nella tempesta e poi ti accompagna a vedere l’arcobaleno.
(Karen Brown)
Il temporale è un tipo burbero ma educato, prima si annuncia con fragore di lampi e tuoni alternati, poi per farsi perdonare apre una scatola magica e ne estrae un nastro pieno di colori, il nastro più bello che si sia mai visto al mondo, l’arcobaleno.
(Fabrizio Caramagna)
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione.
(Vladimir Nabokov)
Portami dove nascono gli uragani e poi arrivano gli arcobaleni più belli. E’ lì che ti voglio amare.
(Fabrizio Caramagna)
Anche gli angeli vogliono divertirsi dopo la pioggia. Per quello creano uno scivolo colorato in cielo (l’arcobaleno) e si buttano ai due lati, come bambini.
(Fabrizio Caramagna)
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