domenica 8 marzo 2009

FESTA DELLA DONNA

L'origine della Festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.
Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita. L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.
L'8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata.
Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.

L'origine di questa giornata è stata oggetto di strumentalizzazioni; una di queste riguarda in Italia il settimanale "La lotta", edito dalla sezione bolognese del Partito Comunista Italiano, che nel 1952 pubblicò una storia rivelatasi poi un falso storico.[3] Il settimanale comunista sostenne in un suo articolo che l'origine della festa sarebbe risalita ad un grave fatto di cronaca avvenuto nel 1908 a New York: alcuni giorni prima dell'8 marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l'8 marzo Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita; lo stabilimento venne devastato da un incendio e le 129 operaie prigioniere all'interno non ebbero scampo. Questo falso ebbe ulteriore seguito nella stampa comunista: l'Unione Donne Italiane nello stesso 1952 distribuì alle iscritte libretti con un resoconto dell'incendio. Nel 1954 "Il Lavoro", settimanale della Cgil, aggiunse un fotomontaggio di Mr. Johnson con la bombetta che si fa largo tra la massa di donne tenute dalla polizia.[4] In realtà non esiste alcun documento storico su questa fantomatica industria Cotton e sul suo incendio.

Questa leggenda è la strumentalizzazione romanzata di un gravissimo incidente realmente avvenuto, l'incendio che nel 1911 colpì la Triangle Shirtwaist Company di New York. Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoniste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909. L'incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non poco al disastro, non fu doloso. Le vittime furono 148, ma non furono tutte donne, anche se per il tipo di fabbrica erano la maggior parte. I proprietari della fabbrica si chiamavano Max Blanck e Isaac Harris, vennero prosciolti nel processo penale ma persero una causa civile. L'incendio della Triangle è uno dei principali fatti commemorati dalla Giornata Internazionale della Donna, ma non fu quell'incendio a dare origine a questa Giornata: infatti avvenne un anno dopo della tradizionale data di nascita della festa (il 1910) e l'8 marzo non ha nulla a che fare né con lo sciopero (iniziò il 22 novembre) né con l'incendio (avvenne il 25 marzo).

COMMENTO
Questa mattina ho voluto inserire le due versioni che circolano per la nascità della festa della donna...non sapremo mai come è andata veramente,certo è che oggi moltissime donne la festeggiano,ma nei loro pensieri,non c'è l'intenzione di commemorare il ricordo e la voglia di emergere della donna,ma solo puro divertimento.Noi donne non abbiamo bisogno di una giornata speciale per essere considerate,perhè noi nasciamo speciali...cosa sarebbe il mondo senza di noi?una sola parola....sterile.Una cosa è certa vivendo in una società maschilista non riusciremo mai a emergere totalmente,dobbiamo vivere credendo in noi stesse,personalmente io non ho bisogno di una giornata particolare per sentirmi diversa,condivido le donne che oggi si mobilitano per var far valere i nostri diritti ma non quelle assetate di puro divertimento.Anni fa ho assistito a uno spettacolo di un gruppo di bei ragazzi che si spogliavano,non nudo integrale,comunque per arrivare al punto..ad un certo punto ho distolto gli occhi dallo spettacolo che offrivano e ho guardato le donne che avevo vicino.....mi hanno fatto sorridere perchè sembravano invasate..non ho condiviso questa smania di protagonismo...non è l'aggettivo giusto,ma,in questo momento non mi viene quello più consono...sembra come che molte donne aspettino questo giorno per trasgredire.Vabbè qui il discorso si potrebbe protrarre a lungo..non voglio dilungarmi,per concludere voglio solo scrivere una frase che mi piace molto dedicata a noi donne.

SIAMO COME DIAMANTI
UNICHE E PREZIOSE
IL DONO PIU' BELLO CHE
AVREMMO POTUTO
RICEVERE
E'QUELLO DI ESSERE
CIO' CHE SIAMO.
DONNE!!!
CHI DICE DONNE, DICE DANNO...
ED E' VERO
PERCHE' DANNO LA VITA
DANNO LA SPERANZA
DANNO IL CORAGGIO
DANNO IL CONFORTO
DANNO SE' STESSE PER AMORE.
AUGURI A NOI... W LE DONNE

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